Coordinatore: dott. Paolo Magrini
Spaziare. Che si tratti dell’incantevole bellezza del paesaggio dei fiordi norvegesi e dell’epopea della Colonia di Skagen, o dello stupore che nasce di fronte all’armonia introspettiva di un Durer; della commozione nel ritrovarsi circondati da ogni parte dal marmoreo omaggio reso a Staglieno o, ancora, di entrare nelle sofferte atmosfere di Ibsen e Munch o calarsi nel lirismo ironico di Berengo Gardin, fino ad essere turbati dalla visione, amara ma sempre partecipe, di un Hitchcock o di Signorelli. La parola d’ordine è spaziare, con curiosità e passione per i sensi e al contempo come riflessione per l’animo.
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