L’armonia nella musica occidentale: regole di base e sviluppo storico
Coordinatore: ing. Roberto Carpi
Nei due anni precedenti, abbiamo posto l’accento sulle strutture di base della musica occidentale (le note, le loro sequenze, gli intervalli, le scale, le tonalità, i ritmi, ecc.), e il modo di esprimerle nella musica scritta (il pentagramma, il setticlavio, l’armatura di chiave, ecc.): tutti questi concetti, essenziali per qualunque discorso ulteriore, verranno riveduti e ridiscussi nell’anno in corso.
Quest’anno affronteremo, in aggiunta, l’analisi delle regole compositive che stanno alla base dell’armonia musicale così come si è evoluta nel mondo occidentale, dove hanno generato i grandi capolavori che, dopo secoli, continuano a entusiasmare esecutori e ascoltatori del mondo intero.
Vedremo come queste regole siano “nate”, dal Quattrocento in poi, e si siano consolidate, nell’uso compositivo, parallelamente alla complessità sempre maggiore delle forme musicali, e delle formazioni (solisti vocali e strumentali, cori, complessi strumentali) incaricate di eseguirle.
Vedremo anche, però, come, nel corso del ventesimo secolo, queste regole siano state, almeno in parte, “superate” da diversi autori: valuteremo i risultati di tale superamento, con ascolti paralleli di brani di diversa indole, lasciando il giudizio finale al gusto e ai gusti di ciascun ascoltatore.