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DISFESTIFAL - DISATTIVA I PREGIUDIZI

DISFESTIFAL - DISATTIVA I PREGIUDIZI

CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà presenta la seconda edizione del DisFestival: dal 29 novembre all’8 dicembre la disabilità diventa “pop”

 Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita nel 1993 dalla Commissione Europea in accordo con le Nazioni Unite e, dal 2008, riconosciuta a livello globale dall’ONU.

Da oltre venticinque anni, la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS celebra questa ricorrenza con eventi e iniziative capaci di sensibilizzare la cittadinanza e promuovere una cultura delle pari opportunità e dell’inclusione sociale.

Quest’anno la CPD rinnova il proprio impegno con la seconda edizione del DisFestival, un public program diffuso che dal 29 novembre all’8 dicembre 2025 anima la città di Torino con cinque appuntamenti dedicati alla valorizzazione delle diversità e alla condivisione delle buone pratiche inclusive.

Le sedi coinvolte sono: OGR TorinoMuseo Regionale di Scienze Naturali, Pala Gianni Asti (ex PalaRuffini), la Sala Gymnasium presso il cortile di Fondazione OMI e la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, luoghi simbolo della cultura e della partecipazione cittadina.

L’edizione 2025 è caratterizzata, inoltre, da una campagna teaser di affissioni cittadine e sui social network in cui si gioca provocatoriamente su alcuni degli stereotipi più comuni sulla disabilità. A questo scopo sono state diffuse - unite dal claim “i pregiudizi parlano forte, la realtà parla meglio” - alcune frasi quali: “Ah, beh, ma i disabili, mica lo fanno”; “È disabile, certe cose non le può capire”; “È disabile, però è simpatica”; “È disabile, poverino, dobbiamo aiutarlo”; “È disabile, non è in grado di lavorare”; “I disabili sono esseri speciali”.

Infatti, il DisFestival, fin dal suo nome, intende ribaltare il significato del prefisso “DIS” – spesso associato a una mancanza – per trasformarlo in un segno positivo, capace di “DISfare” e “DISattivare” stereotipi, pregiudizi e schemi legati alla disabilità.

L’obiettivo è rendere la disabilità “pop”, accessibile, vicina e comprensibile a tutti, attraverso linguaggi contemporanei e iniziative capaci di coinvolgere un pubblico eterogeneo, superando la visione assistenzialistica e separata del tema.

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